Per dormire meglio e ritrovare il benessere possiamo provare ad adottare una sleeping routine. ecco in cosa consiste.
Alcuni anni fa il filosofo tedesco-coreano Byung-Chul Han parlò della «società della stanchezza». Con questa espressione descriveva la condizione imposta un po’ a tutti noi da un mondo che ci vuole sempre in modalità “on”: costantemente attivi, operativi h24, pronti a produrre e consumare a ogni ora del giorno e della notte. Insomma, siamo stati trasformati in animali da prestazione, in forzati del lavoro.
Guai ad avere tempi morti e improduttivi, senza qualche attività che impegni l’essere umano ridotto ormai a animal laborans, a bestia da lavoro. Tutti devono sempre procedere col pulsante dell’acceleratore ben pigiato: chi si ferma (o anche solo rallenta) è perduto. Non stupisce allora, spiega Han, che sempre più spesso ci si lamenti di essere stanchi, di sentirsi come svuotati, privi di energie.
Dormire le classiche otto ore filate è diventato un lusso nella società della stanchezza e i disturbi del sonno si moltiplicano insieme alla spossatezza e al nervosismo diurno. Solo in Italia 9 milioni di persone soffrono di insonnia cronica e di altri disturbi del sonno (come i risvegli inconsci). Urge dunque trovare qualche rimedio per ritrovare il nostro benessere. Uno di questi può essere la sleeping routine.
Sleeping routine, in cosa consiste e perché può aiutarci a ritrovare il benessere
Dormire poco e male si traduce in sonnolenza, problemi di memoria e di attenzione, scarsa concentrazione, nervosismo, umore altalenante, stress e pure la fame nervosa. E spesso e volentieri alla base di tutto possono esserci delle cattive abitudini che possiamo correggere grazie a una sana sleeping routine.
Sleeping routine non significa altro che adottare quotidianamente una serie di buone abitudini in grado di favorire un sonno riposante. La prima buona abitudine è quella di andare a dormire sempre alla stessa ora e svegliarsi sempre allo stesso orario. Un’ottima abitudine è anche quella di camminare o fare attività fisica (preferibilmente all’aria aperta). Anche l’alimentazione è fondamentale: a cena evitiamo di mangiare pesante e piatti difficili da digerire.
Decisamente meglio puntare su alimenti più sani come cereali integrali, pesce azzurro (tonno, sgombro, sardine), noci, mandorle, avena, banane, yogurt e formaggi magri, olio evo, verdure di stagione. Per la verdura di stagione possiamo scegliere tra radicchio rosso, zucca, lattuga e cavolo. Via libera anche a pasta, pane, orzo e a tutti gli alimenti ricchi di triptofano.
Sul fronte delle bevande, conviene dare un taglio a caffè e alcol prima di andare a dormire. Da evitare anche bevande a base di caffeina come tè e Coca Cola. Un’altra abitudine da eliminare è quella di rimanere con lo smartphone in mano fino a tarda sera. Piuttosto leggiamo un buon libro, facciamoci un bagno rilassante e beviamo una camomilla o una tisana (melissa, biancospino, tiglio).