In pensione subito nel 2024 con la “cristallizzazione del diritto” ma bisogna sbrigarsi

La riforma pensionistica del 2024 ha portato importanti modifiche alle regole di accesso alla pensione. Tutti i dettagli.

Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2024, avvenuta nel 2023 con la legge n. 213, sono entrate in vigore nuove disposizioni riguardanti l’accesso alla pensione e i relativi requisiti. Le modifiche apportate rendono le formule di flessibilità pensionistica più rigide rispetto all’anno precedente, concentrandosi sui requisiti di accesso, il calcolo dell’assegno e la data di decorrenza del trattamento.

Pensione 2024, cristallizzazione
Pensioni 2024: le novità introdotte (Messinianonline.it)

Vediamo insieme le novità per chi intende andare in pensione nel 2024. Molto interessante il concetto di “cristallizzazione del diritto”. La riforma pensionistica del 2024 ha portato importanti modifiche alle regole di accesso alla pensione, rendendo più rigidi i requisiti e ridefinendo il calcolo dell’assegno pensionistico.

Queste nuove disposizioni avranno un impatto significativo sui lavoratori che si avvicinano all’età pensionabile, richiedendo una maggiore pianificazione e consapevolezza riguardo ai propri diritti previdenziali.

In pensione subito nel 2024: le novità

Una delle principali novità riguarda il requisito per la pensione di vecchiaia, che richiede un’età anagrafica di 67 anni e un periodo contributivo di almeno 20 anni. Tuttavia, per i lavoratori “contributivi puri”, il requisito soglia è cambiato: non è più necessario avere un’assegno pari a 1,5 volte l’assegno sociale, ma il valore dell’assegno stesso.

Pensione 2024, cristallizzazione
Pensioni 2024: cos’è la cosiddetta “cristallizzazione del diritto”? – (Messinianonline.it)

Per quanto riguarda la pensione anticipata ordinaria, i requisiti di accesso rimangono invariati rispetto al passato, ma si registra un taglio delle pensioni per gli statali ex INPDAP che hanno fino a 15 anni di contributi pre-1996. La pensione anticipata, anche conosciuta come Quota 103, subisce delle modifiche significative. Coloro che maturano il diritto alla pensione nel 2024 vedranno l’assegno calcolato interamente con il sistema contributivo, con un tetto massimo pari a quattro volte il minimo fino al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia.

Anche la finestra mobile, ovvero il periodo di tempo entro cui è possibile richiedere la pensione anticipata, subisce delle variazioni, aumentando a sette mesi per i dipendenti privati e nove per quelli pubblici. Le differenze principali tra il 2023 e il 2024 riguardano il calcolo dell’assegno pensionistico, che diventa interamente contributivo, e il tetto massimo dell’assegno, ridotto da cinque a quattro volte il minimo fino al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia.

Viene inoltre introdotta la “cristallizzazione del diritto” per chi ha maturato il diritto alla pensione anticipata con le regole precedenti. Questa vale, in particolare, per chi ha maturato i requisiti per la pensione anticipata quota 100, 102 e per la pensione anticipata “flessibile”, c.d. quota 103 – anno 2023. 

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