Quante volte si può richiedere la NASpI nella propria vita? La risposta ufficiale

Quante volte si può richiedere il sostegno economico per i disoccupati? In molti se lo chiedono: ecco la risposta che spiazza.

I casi in cui si ha diritto alla disoccupazione in Italia sono davvero tanti infatti bisogna avere determinati requisiti per accedere alla Naspi, ma sono anche tantissime le concessioni per chi la richiede: ecco quante volte si può fare nella vita.

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Quante volte si può richiedere la NASpI nella propria vita? Messinianonline.it

Quando parliamo di disoccupazione sono tante le domande che ci facciamo, per sapere se possiamo percepirla, le condizioni, gli importi, e quante volte richiederla. Chiariamo soprattutto questo ultimo aspetto ovvero per quante volte si può richiedere la Naspi, ovvero la disoccupazione dopo aver lavorato per un determinato periodo.

La disoccupazione, Naspi, si può richiedere solo una volta? Ecco tutte le volte che la si può chiedere

Quando parliamo di disoccupazione ci riferiamo a una prestazione sociale che l’INPS garantisce ai lavoratori che perdono l’occupazione entro determinate condizioni. Dal 1 maggio 2015 è in vigore questa indennità di disoccupazione chiamata Naspi, ovvero nuova assicurazione sociale per l’impiego. Questo aiuto spetta solo a coloro che perdono il lavoro e quindi non a chi dà le dimissioni, salve alcuni casi specifici. Ma quante volte si può richiedere la Naspi? Esistono dei limiti per ricevere l’indennità di disoccupazione? Ecco la risposta a questa domanda.

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La risposta ufficiale (Messininianonline.it)

Ovviamente chi deve chiedere questa domanda lo fa con molto timore infatti ci sono una serie di limitazioni e condizioni da rispettare. E’ lecito quindi anche chiedersi se si può avere diritto alla Naspi nei casi in cui si perde lavoro in modo involontario ogni volta che questo accade? Esiste un limite? La verità è che non esistono limiti quantitativi relativi al numero di volte in cui è possibile ottenerla. Solo i lavoratori che hanno un contratto di lavoro subordinato possono richiederla quindi tutti coloro che hanno un lavoro stagionale, a termine e non subordinato non ne hanno diritto.

Il lavoratore che richiedere la Naspi deve essere licenziato e non essersi dimesso. Per poterlo ottenere si devono avere anche altri requisiti ovvero 13 settimane di contributi INPS nei 4 anni precedenti. Nel calcolo di queste settimane previste non vengono presi in considerazione i periodi in cui si lavora per gli Stati esteri, la malattia, la maternità e le assenze per concedi legati alla legge 104. Si dovrà aver lavorato almeno per 30 giorni effettivi nei 12 mesi che precedono la fine del rapporto del lavoro.

Per quanto riguarda la presentazione della domanda di disoccupazione bisogna presentarla entro i 68 giorni dalla fine del rapporto di lavoro, ma per avere il pagamento a tempo debito si consiglia di non oltrepassare gli 8 giorni dalla cessazione del lavoro. I lavoratori possono infatti accedere direttamente al sito dell’INPS tramite SPID o identità elettronica e allegare la DID per presentare la domanda online. In alternativa si può chiamare il numero del Contact Centre 803 165, oppure 06164164 da rete mobile. Si può anche scegliere di rivolgersi a un Patronato.

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