Eventi Messiniani nel Mediterraneo occidentale: il record nei bacini del Neogene di Almeria e Mare di Alboran

La documentazione sedimentaria nei bacini del Neogene Vera, Sorbas, Almería-Nijar e Carboneras-Agua Amarga ad Almería, nel sud-est della Spagna, e nel centro delle acque profonde del Mare di Alborán suggerisce una sequenza di eventi importanti nell’evoluzione paleoambientale del Mediterraneo occidentale durante il Messiniano.

Carbonati si formarono ai margini del bacino durante l’ultimo Tortoniano-Primo Messiniano.

Messiniani bacini
Eventi Messiniani nel Mediterraneo occidentale (messinianonline.it)

La successiva deposizione di carbonato durante il Messiniano inferiore fu dominata dalla barriera corallina e dagli accumuli di Halimeda. L’estensione regionale di questi depositi insieme ai segnali degli isotopi stabili dell’ossigeno indicano che le temperature delle acque superficiali erano il fattore principale che controllava le litofacie carbonatiche. I carbonati di acque poco profonde si trasformano verso il bacino in depositi ciclici di bacino a grana fine che racchiudono materiale ridepositato dalle piattaforme. Un’importante superficie di erosione incisa sia nei carbonati della piattaforma che nei depositi del bacino registra l’esposizione subaerea dei bacini, ed era probabilmente coeva al disseccamento del Mar Mediterraneo che portò alla deposizione evaporitica al centro del bacino profondo del Mediterraneo.

Sebbene i dati geochimici suggeriscano un certo grado di isolamento dall’Oceano Atlantico, probabilmente correlato alla chiusura dei corridoi Betici, la documentazione paleontologica nei depositi di acque poco profonde e profonde indica che nel Mediterraneo occidentale prevalevano condizioni marine normali fino al disseccamento. Quando il Mar Mediterraneo riprese il suo livello normale durante il tardo Messiniano, i bacini marginali furono allagati. La deposizione di evaporiti è avvenuta in quei bacini semi-isolati dal corpo principale del Mediterraneo.

Strati di gesso che si sovrappongono alla superficie

Strati di gesso e interstrati pelitici si sovrappongono alla superficie maggiore di erosione e sono gradualmente seguiti da sedimenti marini nei bacini marginali. La presenza di barriere coralline sulle piattaforme e la diffusa presenza di foraminiferi planctonici e nannoplancton nei depositi di acque più profonde indicano il ripristino delle normali condizioni marine nel Mediterraneo occidentale prima della fine del Messiniano.

Cosa succede coi bacini idrici
Il record nei bacini del Neogene (Messinianonline.it)

Il continuo sollevamento della Cordigliera Betica favorì l’emersione dei bacini interni (più distanti dall’attuale linea costiera), come il Bacino di Sorbas, durante l’ultimo Messiniano. Depositi rossi fluviati e lacustri si formarono localmente in questi bacini, mentre la sedimentazione marina continuò fino al Pliocene nei bacini esterni e nel Mare di Alborán.

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