Cosa succede se non abbiamo contanti con noi e il Pos non funziona? Siamo autorizzati a non pagare? Ecco cosa dice la legge.
Negli ultimi anni si è parlato tanto dei pagamenti con carta e in contanti e delle varie divisioni tra consumatori e commercianti. Alla fine spuntarla sono stati quest’ultimi, da oltre un anno infatti anche in Italia non solo ogni attività commerciale ha l’obbligo con il Pos.
Ma è gli esercenti sono anche obbligati ad accettare ogni tipo di transazione, al di là della cifra. Una vera e proprio rivoluzione culturale per un paese dove la cultura del contante è ancora molto presente.
Quindi come detto, i commercianti sono sempre obbligati ad avere il pos nella propria attività, in caso contrario questi andranno incontro a delle multe. Nello specifico parliamo di una sanzione amministrativa di 30 euro più il 4% del valore della transazione negata.
Può però capitare che anche in presenza del Pos non sia possibile utilizzarlo per pagar a causa di un mal funzionamento momentaneo. In quel caso cosa dovrà fare il commerciante e come farà il consumatore a pagare?
Gli obblighi dell’esercente sono due in buona sostanza: uno avvertire l’autorità competente del guasto, in questo caso la Guardia di Finanza e due avvisare l’acquirente in modo chiaro ed immediato dell’impossibilità di pagare con il Pos per un guasto.
Ma che succede se il bene è già stato consumato, come nel caso di un ristorante e poi si è impossibilitati a pagare? Si può andare via dal locale senza pagare?
Come comportarsi quando il Pos è guasto e non si ha contanti?
Questo è un caso piuttosto specifico ma molto più comune di quanto si pensi. Si crede che per esempio, al ristorante una volta consumato e non sia più possibile pagare con il Pos si possa lasciare il locale senza pagare ma non è assolutamente così.
Secondo quanto stabilito dalla legge, il cliente resta obbligato ad effettuare il pagamento in ogni caso ma ha il permesso di posticipare il pagamento allontanandosi momentaneamente dall’esercizio commerciale senza effettuare la transazione.
L’esercente infatti non può costringere il cliente a restare all’interno dell’esercizio ma può tutelarsi chiedendone i documenti per potersi rivalere contro di lui in caso di mancato pagamento. Se infatti l’acquirente non dovesse pagare, il commerciante ha il diritto di richiedere le generalità e sporgere denuncia.
